Casartigiani Treviso



02/10/2024
MENO SOLDI ALLE ARMI, PIU' RISORSE ALLE PENSIONI

Treviso, 30/09/2023 – Alla guerra in Ucraina, che dopo oltre due anni ha ormai assunto il triste ruolo di sottofondo alle cronache quotidiane, si è aggiunto un nuovo conflitto in
Medio Oriente: in questo scenario, secondo Casartigiani, il Governo non deve perdere di vista la necessità di rispettare il dettato costituzionale secondo cui il nostro paese “ripudia
la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e garantire alle fasce sociali più deboli maggiore protezione rispetto alle emergenze economiche
dell’attuale congiuntura economica, tutt’altro che rosea: «Ogni anno in questo periodo» commenta il presidente dei pensionati Valter Alessandrini «assistiamo alle giravolte dei
governi per predisporre la finanziaria dell’anno nuovo. Inevitabilmente in questa fase le promesse di aumentare le pensioni vanno in second’ordine e anzi si pensa di ridurne le
spese di adeguamento senza valutare l’aumento della costo della vita. Gli ultimi anni soprattutto a causa della guerra e delle scelte volute dall’Europa i costi dell’energia sono
triplicati con aumenti conseguenziali in tutti settori. Oggi si discute ancora sull’aumento dell’età pensionabile e la diminuzione dell’assegno pensionistico. I pensionati artigiani
dicono basta alle promesse disattese e alle proposte di nuove indicizzazioni al ribasso».
«Lo scopo di ogni Paese» prosegue Alessandrini «dovrebbe essere che ogni cittadino abbia una vita economicamente sufficiente ai propri fabbisogni e un’assistenza sanitaria
e sociale dignitosa. Questo in Italia negli ultimi anni è andato sempre più in diminuzione, con tagli continui alla spesa e pensioni che per la maggioranza degli Italiani non 
permettono più di avere una sicurezza economica che risponda alle esigenze della terza età. La spesa pensionistica va sostenuta e aumentata così come quella sanitaria, i
fondi vanno trovati riducendo in primis le spese militari e quelle di sostegno ai paesi in guerra come Ucraina e Israele. Di campagna di Russia ne abbiamo già avuta una nel 43 e
non è il caso di ripetere gli stessi errori».

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